
Dopo un viaggio di 7 mesi, il rover della NASA “Perseverance” è atterrato con successo sul pianeta rosso, aprendo una nuova era nella storia dell’esplorazione spaziale. Miliardi di anni fa, probabilmente, Marte era un pianeta umido e presentava condizioni potenzialmente adatte ad ospitare forme di vita. La missione non è solo finalizzata a portare informazioni sulla storia e l’evoluzione di Marte, ma ha anche l’obiettivo di trasportarvi, un giorno, essere umani.
Se pensiamo che in futuro l’uomo potrebbe avere l’opportunità di raggiungere il pianeta rosso, di calpestarne il suolo, di toccarlo con mano e di osservarlo con i suoi occhi e non attraverso uno schermo, ci rendiamo conto delle nostre grandi potenzialità. Quello che sembra impossibile da conquistare, con la perseveranza e il supporto di un settore tecnologico sempre più avanzato, diventa realizzabile. Se siamo in grado di spingerci ai confini dell’universo, alla scoperta di nuovi pianeti, immaginiamo quello che potremmo fare utilizzando anche solo un terzo di quella tecnologia sulla nostra Terra.
Attualmente, la natura che ci circonda subisce ogni giorno gravi danni a causa di uno sviluppo urbano che non tiene conto dell’importanza dei bisogni dell’Uomo e la vita su questo pianeta. La sostenibilità e l’innovazione rappresentano oggi i pilastri necessari e fondamentali per uno stile di vita migliore.
Uno degli ambiti di Agritettura è l’ “Extraplanet”, ovvero quell’insieme di expertise e competenze finalizzate a permettere la produzione in un ambiente poco favorevole e ostile per caratteristiche, assimilabile a quello marziano. Le stesse tecniche, che possono essere sfruttate sul pianeta Terra per i luoghi più aridi e per rendere più sostenibili le colture attuali, aiuteranno un giorno a produrre su Marte.
La stessa lungimiranza che ci porterà su Marte rende possibile la riqualificazione di un pianeta Terra più sostenibile e vivibile per l’uomo e la natura. #AgritetturaforthePlanet