
Ennesimo danno per agenti nocivi presenti nell’atmosfera: entro il 2040 circa 300 milioni di persone soffriranno di degenerazione maculare, causa principale di cecità irreversibile.
Lo studio, condotto da un’équipe di scienziati del Nihr Biomedical Research Centre, dello Ucl Institute of Ophtalmology e di altri istituti di ricerca, ha scoperto la possibile, grave, associazione tra l’inquinamento atmosferico e la perdita della vista: l’esposizione ad alti livelli di agenti inquinanti nell’aria, registrati soprattutto nei paesi occidentali, è legata ad un rischio maggiore dell’8% di soffrire di degenerazione maculare, una malattia caratterizzata dal deterioramento di una parte della retina (la macula) che conduce alla progressiva cecità. I fattori più comuni come fumo, invecchiamento e predisposizione genetica non rappresentano più l’unica causa della patologia e, nello specifico, gli agenti atmosferici più pericolosi sembrano essere il particolato e il diossido di azoto, mentre gli altri inquinanti risultano essere associati a cambiamenti nella struttura della retina. Secondo gli scienziati, l’inquinamento atmosferico innescherebbe processi di stress ossidativo e l’esposizione prolungata renderebbe le cellule della retina più vulnerabili e portatrici di degenerazione maculare.
Non si salva nulla: le polveri sottili danneggiano cuore, polmoni, cervello e occhi. Gli effetti irreversibili dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana diventano sempre più consistenti e rilevanti. Se i dati allarmanti che ci mostrano gli esperti preoccupano, sensibilizzano, ma non spingono all’azione, se le previsioni reali che vedono entro soli venti anni circa 300 milioni di persone malate di cecità, non determinano nuovi comportamenti verso la riduzione dei fattori nocivi dell’aria, significa che la salute dei nostri figli, di amici e famigliari, non è poi realmente importante. Possiamo non agire per noi stessi, ma non possiamo non farlo per la tutela di chi amiamo.
L’unica soluzione, il modo più efficiente per rendere l’aria urbana più “respirabile”, consiste nella riqualificazione delle città: progetti che utilizzano piante selezionate in grado di assorbire la “parte cattiva” presente nell’atmosfera e di rilasciare quella buona. Si tratta di concept che ruotano intorno all’idea di città-verdi, esteticamente coinvolgenti ma soprattutto funzionalmente sostenibili sotto tutti gli aspetti (economico, sociale e ambientale). Agritettura studia soluzioni per andare incontro ad ogni esigenza dell’uomo, rendendo gli spazi urbani più abitabili in termini di salubrità dell’aria, più economici grazie all’utilizzo di aree verdi che non necessitano di elevata manutenzione e sfruttano il recupero dell’acqua piovana, riducendo anche il consumo di acqua.
Non rinunciamo a vivere in città migliori. Individuiamo i problemi per poterli risolvere, per poter mettere in atto le giuste soluzioni. Con Agritettura creiamo spazi sostenibili intorno all’Uomo e ai suoi bisogni. #AgritetturaforthePlanet