
Si è appena concluso il Maker Faire Rome 2020, la più grande iniziativa fieristica dedicata all’innovazione, seconda solo a quella degli Stati Uniti.
Durante questo evento, che nasce dal primo progetto promosso nel 2006 dall’omonima rivista, hanno avuto la possibilità di incontrarsi, conoscersi e confrontarsi esponenti dei settori delle scienze, tecnologie e innovazione al fine di esporre e far conoscere le nuove soluzioni innovative open-source.
Tra esse, ha avuto il piacere di esporre la propria vision e ideale di innovazione la startup Agritettura.
Nell’intervista avvenuta durante il terzo giorno e visionabile sul canale youtube Maker Faire Rome – The European Edition, Giovanni Ferri, CEO di Agritettura, ha evidenziato l’ideale di funzionalità che vi è alla base del progetto di Agritettura: una fusione tra agricoltura e città al fine di generare una produzione localizzata, sana e sicura, in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini e parallelamente rispondere alle esigenze di sostenibilità che il pianeta richiede per vincere le sfide del futuro
La sostenibilità, ha continuato Ferri, all’interno di Agritettura interessa in primo luogo l’efficientamento della risorsa idrica, materia prima alla base di ogni produzione, successivamente rientra nel concetto più ampio di abitazione produttiva, punto di arrivo dei progetti di Agritettura.
Creare abitazioni in grado di produrre cibo sano e nutriente, è di fatto una delle maggiori innovazioni possibili in ambito urbano, e ciò avviene mediante l’ausilio di nuove tecnologie in grado di garantire una produzione sana e sicura anche in contesti fortemente antropizzati ed inquinanti, garantendo un sostentamento alimentare in loco tale da introdurre una nuova figura lavorativa, quella del contadino urbano, creando inclusione sociale e ambientale, riducendo il netto divario tra città e campagna, e tutelando sempre più i cittadini grazie a città resilienti in grado di contrastare le problematiche sociali e sanitarie come l’attuale emergenza Covid-19.
Durante questo buio periodo infatti, l’obbligo di permanenza nelle nostre abitazioni ha acceso i riflettori su le numerose carenze funzionale delle città moderne, troppo attente all’espansionismo e troppo distanti dal soddisfacimento dei bisogni primari dell’uomo.
Si è dunque approfondita l’analisi alla base del concetto, definito quasi disciplina, di Agritettura ovvero l’esigenza di nutrimento, respirazione e benessere urbano da parte di ogni individuo.
Effettuando una digressione storica e analizzando l’evoluzione delle prime città sino ad oggi si è potuto notare come con il passare del tempo tutti i luoghi di interesse nell’ambito alimentare e commerciale si siano pian piano allontanati dai centri storici per agglomerarsi in aree esterne di carattere industriale e commerciale, allontanando parallelamente le risposte ai bisogni primari dalle abitazioni di molti cittadini e creando ambienti volti unicamente all’espansione edilizia.
Questo tipo di espansione riguarda purtroppo uno dei principali obiettivi di tutela dell’ambiente e sostenibilità ovvero la perdita di suolo.
L’evento ha portato Agritettura ad esporre i suoi concetti e la propria vision sia durante il Maker Faire che durante un’intervista da parte del Santa Chiara Lab, laboratorio di ricerca e confronto dell’Università di Siena e Content Partners del Maker Faire Rome, durante la quale sono state approfondite alcune delle tematiche fondamentali come la salubrità dell’aria e il corretto uso degli spazi.
Mediante edificazioni produttive in ambito urbano potrebbero infatti sfruttarsi le verticalità dei nostri edifici per generare vere e proprie aree agricole urbane senza compromettere maggiormente l’uso di suolo e generando parallelamente nuove possibilità occupazionali.
Queste molteplici caratteristiche fanno si che Agritettura rappresenti a 360° il concetto di sostenibilità non solo attraverso la sfera ambientale ma anche attraverso quella economica e sociale, ponendo in aggiunta particolare attenzione alla salubrità dell’aria e dei luoghi.
Nel corso dell’intervista infatti, si è molto attenzionato il tema della salute, non solo per via dell’attuale situazione globale ma anche per il cambio di esigenze che la nostra società si trova a fronteggiare.
Agritettura all’interno dei suoi progetti ha sviluppato oltre che concept produttivi anche concept di elementi protettivi, attualissimi e contestualizzabili sia all’ambito abitativo/lavorativo che collettivo e pubblico.
La tematica della CO2 è infatti un’altra delle principali sfide ambientali alle quali siamo chiamati a rispondere e mediante nuove tecnologie in grado di sottrarre all’ambiente CO2 a favore del rilascio di ossigeno è studiato che si possa notevolmente aumentare il tasso di benessere nei luoghi di lavoro e negli spazi condivisi; nascono da qui le soluzioni innovative che ha sviluppato Agritettura tali da rendere più vivibili le nostre città: i Bioregolatori verticali, veri e propri polmoni verdi all’interno degli edifici in grado di assorbire e compensare non solo le emissioni di CO2 ma anche di immagazzinare la formaldeide ampiamente rilasciata dagli arredi e dai rivestimenti murari; Nasi, Lingue e Lacrime, strutture modulari in grado di assorbire purificare e immettere nell’ambiente aria depurata mediante l’ausilio di elementi naturali vegetali e non.
Questi ultimi rappresentano dei veri e propri organi di cui dotare i luoghi di massima affluenza delle nostre città come ad esempio aeroporti, stazioni, centri commerciali e luoghi di massima affluenza, al fine di ridurre mediante l’impiego di verde, non produttivo ma funzionale e specifico la diffusione e proliferazione di germi e batteri grazie all’impiego di alghe muschi e licheni.
Quello che è emerso in ultima istanza è che la sostenibilità possiede molteplici sfaccettature imprescindibili e strettamente correlate e applicata correttamente alle nostre città con l’ausilio di una pianificazione urbana più attenta ai bisogni primari dell’uomo e grazie alle tecnologie che la nostra era ci mette a disposizione è possibile ridisegnare citando Agritettura, Spazi sostenibili intorno all’Uomo e ai suoi bisogni.