
Martedì 19 e Mercoledì 20 Novembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano si è tenuta l’edizione 2019 del FIDEC, il forum italiano dell’edilizia e delle costruzioni. Il format, centrato su incontri, dibattiti e dialoghi tra i professionisti della filiera delle costruzioni è strutturato in maniera efficace permettendo di condividere esperienze e storie di innovazione. I temi affrontati nella due giorni milanese sono stati di estrema attualità. Grande protagonista di quest’anno, il climate change e come affrontarlo, argomento caldo di cui si stanno occupando i maggiori scienziati di tutto il pianeta e che coinvolge e incide sul destino di tutti noi.
L’evento promosso da ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha visto la partecipazione di Agritettura al suo debutto con il co-founder e CEO Giovanni Ferri e il Presidente, l’Architetto Marco Boetto, nonché la presenza dei maggiori player del settore, architetti, costruttori, esperti qualificati ed enti. La grande affluenza è la dimostrazione della rilevanza del tema del cambiamento e del futuro soprattutto in ottica ambientale e di quanto il settore edilizia sia chiamato a fare per sostenere il Pianeta, lo sviluppo sostenibile delle città e il prosperare della società.
L’appuntamento, articolato in differenti “speaker’s corner” ha visto il tema delle sfide imposte dal veloce cambiamento climatico al centro di ogni dibattito, ma soprattutto si è parlato – in ottica costruttiva – della ricerca e dell’applicazione di soluzioni possibili e sostenibili che il mondo dell’edilizia e delle costruzioni stanno via via sviluppando e introducendo sul mercato. L’architettura si sta dunque facendo carico del problema investendo da un lato nell’evoluzione e nel miglioramento di tecniche già presenti quali l’esigenza di una perfetta coibentazione di edifici nuovi e vecchi o l’introduzione di costruzioni con emissioni prossime allo zero nel loro intero ciclo di vita. Un’attenzione particolare è stata data anche all’integrazione di materiali alternativi, riciclabili e provenienti da fonti rinnovabili. Su un altro fronte stanno emergendo soluzioni che, sfruttando le nuove tecnologie disponibili mirano ad ampliare le aree ad impatto nullo, introdurre sempre più mezzi di trasporto eco-sostenibili, e in particolare (ri)portare l’agricoltura nelle città, inserire delle aree che non siano soli verdi ma anche produttive, rendendo possibile coltivare ortaggi e prodotti freschi a chilometro zero. Giovanni Ferri, invitato in qualità di influencer a partecipare a questi dibattiti, ha portato una visione inedita ponendo le aree verdi e le moderne soluzioni di agricoltura urbana sotto una nuova luce: non più solo fonte di ossigeno, ma anche e soprattutto risorse produttive e di sviluppo socio-culturali, favorendo l’interazione e la socializzazione. Ciò che è emerso è quanto siano fondamentali know-how e competenze specifiche per far sì che progetti di questo tipo siano effettivamente sostenibili, efficaci e portino vantaggi reali e non rimangano inutilizzati o fini a se stessi. Agritettura ha portato una prospettiva nuova, un expertise estremamente approfondita che consente di studiare sin dalle fasi preliminari e realizzare queste tipologie di interventi affinchè il beneficio portato all’ambiente, alla società e alla città sia tangibile e misurabile non solo in fase di realizzazione ma anche e ancor più in fase di gestione. Una visione lungimirante e innovativa che sta trovando sempre più spazio e suscitando sempre più interesse tra policy maker, progettisti e pubblica amministrazione.
La diminuzione di CO2 è al centro delle più importanti ed interessanti proposte che l’architettura può dare ed è ora il momento di impegnarsi ad applicarle da subito. Non è più sufficiente infatti solo parlarne o inserire il colore verde come autenticazione di sostenibilità, bisogna agire!
Ringraziamo l’organizzazione per il successo dell’evento, ci saremo anche nel prossimo nel 2020.