
L’Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica due articoli della Carta, il 9 ed il 41.
Ecco come cambiano i due articoli della Costituzione.
All’Articolo 9 che prescriveva che “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” si aggiunge “TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI”.
L’Articolo 41 prevedeva che “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana,” e ora neanche “ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE”. Inoltre, “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI”.
Roberto Cingolani, Ministro della Transizione ecologica la dichiara una “Giornata epocale”.
“Si tratta di un passaggio storico. Un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro del nostro Paese”, sottolinea il presidente della Camera Roberto Fico.
Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia: “Il voto di oggi rappresenta un fatto storico”.
In Parlamento se ne discuteva da circa 40 anni. Nella sentenza del 1979 la Cassazione sottolineava il diritto dell’Uomo alla salute e ad un ambiente sano e vivibile.
Oggi l’obiettivo è stato raggiunto. Oggi la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è diventata realtà e soprattutto un diritto costituzionale di ogni cittadino.
Inoltre, si inserisce per la prima volta nel disegno di legge un riferimento importantissimo che è quello relativo all’“interesse delle future generazioni”.
Cosa succederà al mondo del futuro?
Quanto ci sta davvero a cuore la vita di chi verrà dopo di noi?
L’emergenza climatica determinata dall’intervento umano sulla natura, è arrivata al punto tale da poter mettere in dubbio, sul lungo periodo, la sopravvivenza dello stesso genere umano. Proseguendo sulla strada tracciata finora, le generazioni future rischiano di non avere le stesse opportunità di sviluppo di cui noi abbiamo goduto. Il Pianeta che ci ha ospitato potrebbe non riuscire più ad accogliere i nuovi abitanti, presentandosi privo di molte delle risorse di cui noi abbiamo beneficiato per conquistare il nostro benessere.
Non è giusto. Le generazioni a venire non devono pagare le conseguenze delle nostra insensata violenza sulla natura, mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza.
Il nostro impegno, la nostra speranza, l’essenza del progetto Agritettura, così come tante altre iniziative di enorme valore, oggi prende una forma e diventa parola, scritta, nella Costituzione Italiana, precisamente negli articoli 9 e 14.
“Festeggiamo questo traguardo come un primo passo fondamentale nella ridefinizione dei valori e della civiltà.” – afferma Giovanni Ferri, Ceo di Agritettura – “L’evoluzione del mondo porta con sé cambi di prospettiva e la necessità di adeguare ai tempi moderni i vecchi sistemi normativi, in linea con le nuove esigenze e sfide che l’umanità sta affrontando. In Agritettura abbiamo l’obiettivo di creare un’unione funzionale tra città e ambiente, tra Uomo e Natura, due entità che non si sovrastano né si impongono l’una sull’altra ma si interconnettono e trovano così il loro equilibrio e soddisfazione delle esigenze e bisogni.
La nostra salute dipende dall’ambiente in cui viviamo e dei cibi di cui ci nutriamo. Diventa quindi indispensabile una nuova modulazione degli spazi urbani, non più sostenibili, così come la ridefinizione di una filiera agricola tale da tutelare la biodiversità e gli ecosistemi in cui si produce senza più sfruttare in modo indiscriminato le risorse.
Tutto ciò ha il fine di migliorare la vita dei cittadini, partendo dalla loro sicurezza grazie a contesti respirabili e vivibili, ma anche dedicando attenzione ai processi agricoli e alla produzione di cibi non solo sani ma sostenibili per l’ambiente e per le generazioni future. Grazie alle nuove modifiche costituzionali, l’iniziativa economica privata ha l’occasione di garantire la tutela dell’ambiente e della salute umana, come segno di civiltà e di rispetto per le generazioni future. Un Pianeta sano per persone sane: quando diventerà realtà?”